Recensione del demo 1991

apparsa su Metal Shock n°96 del Giugno 1991


Vi ricordate dei geniali Time Escape? I musicisti fiorentini in effetti non hanno mai suonato qualcosa di paragonabile ad Hard o Heavy, eppure fino ad un annetto fa, la loro fama nei circuiti roccheggianti undergound nazionali, aveva raggiunto livelli notevoli.

Sono stati sul punto di registrare un debut-Lp ma incomprensioni con una casa discografica che definire inaffidabile è un complimento hanno fatto tramonare il tutto e dei Time Escape si erano perse completamente le tracce.

Cresciuti ulteriormente dal punto di vista squisitamente tecnico e compositivo, i nostri hanno mutato quasi radicalmente anche il loro indirizzo sonoro che oggi con Hard ed affini non ha davvero più niente a che spartire, fermo restando che questo è il miglior lavoro su nastro mai recensito in questa rubrica.

Il ritorno è siglato con un doppio demo confezionato alla grande in inedito contenitore per videocassette, completo di un'ottima ed enigmatica copertina e di una grafica super-professionale. Il nucleo storico della band è rimasto intatto, con il chitarrista Giacomo Castellano (recentemente al lavoro di Profondo Rosso (Claudio Simonetti)), il bassista Guido Melis ed il batterista/percussionista Alessio Riccio, a cui si sono affiancati una tastierista ed un sassofonista mentre le parti vocali sono affidate a special guest femminili.

Personalmente non ho la pretesa di mettermi a recensire cose che vanno ben al di là della mia competenza musicale, ma affermare che questo nuovo lavoro è un piccolo capolavoro mi sembra sin troppo facile. Grandi parti di chitarra e una ricercatezza strumentale immensa fanno dei Time Escape un gruppo assolutamente da scoprire anche per chi mastica quotidianamente solo Heavy Metal.


(Klaus Byron)
(Voto al demo: 5 [i voti sulla rubrica andavano da 1 a 5!]



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