Recensione del demo 1991

apparsa su Metal Shock n°121 del Giugno 1992


Di questo doppio demo dei fiorentini Time Escape credo ne abbiamo già parlato in passato, ma gli ho voluto concedere un posto di rilievo per la netta superiorità rispetto agli altri. E questa non è una opinione personale, ma pura realtà.

Il quartetto toscano è una delle formazioni in assoluto più grandi che io abbia mai ascoltato negli ultimi anni, ed è ovvio che non mi limito al panorama italiano.

Hanno avuto un unico problema: non dedicarsi completamente al progetto Time Escape, non certo per colpa loro, piuttosto perché costretti - dall' indifferenza - a suonare come turnisti per poter sopravvivere. Avrete capito che ci troviamo davanti a musicisti di levatura indubbiamente superiore il cui sfoggio di tecnica è coadiuvato da una fantasia compositiva assolutamente straordinaria.

Demo 1991 è un gioiello anche dal punto di vista della confezione, due nastri contenuti in una custodia per videocassetta con tanto di copertina stile fantasy e sul retro esaurientissime note che informano su tutto, ma proprio tutto, per meglio capire il mastodontico lavoro effettuato.

La registrazione è stupenda, e non offre punti deboli nemmeno sul Vol.2 che contiene vari pezzi cantati (il primo è interamente strumentale) e sappiamo tutti quanto sia difficile registrare una buona voce in campo rock in Italia. A proposito di parti vocali i Time Escape si rendono portavoci di un sound significativamente progressivo, che calca tracce dei Rush (Power Windows-era), di un certo jazz-rock più appetibile tipo National Healt, Coloseum e Brand X, non disdegnando puntate nella melodia sulla scia degli UK e degli Asia; rifinite il tutto con una personalità fortissima e avrete il disegno di una band che giudicare grande è riduttivo.

Al momento i ragazzi si stanno dedicando ad altri progetti, ma l'intenzione di pubblicare un disco non è svanita. Ce lo racconteranno di persona in una delle prossime puntate.

(Gianni Della Cioppa)


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